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In alcune donne l’adenomiosi può essere del tutto asintomatica (“silenziosa”), senza sintomi o segni, mentre altre volte si manifesta con emorragie, dolori mestruali e aumento di volume dell’utero, come avviene anche nel caso dei fibromi uterini.

Se non compaiono complicazioni si tratta quindi di una patologia benigna con la quale si può convivere senza neppure rendersi conto di esserne affette.

 

 

In altre occasioni, invece, l’adenomiosi può manifestarsi con sintomi invalidanti come:

  • Pesante o prolungato sanguinamento mestruale (ipermenorrea)
  • Crampi mestruali molto dolorosi o che durano per tutto il periodo (dismenorrea)
  • Dolore durante i rapporti (dispareunia)
  • Sanguinamento tra i periodi mestruali (spotting)
  • Coaguli di sangue durante il periodo mestruale
  • Aumento di volume dell’utero, fino a raddoppiare o triplicare le sue dimensioni normali

Di solito le mestruazioni dolorose peggiorano nel tempo perché l’adenomioma aumenta di volume. Lo stesso vale per il dolore pelvico durante i rapporti sessuali e il sanguinamento abbondante durante il ciclo mestruale: questo alla lunga può provocare anemia anche grave.

Non va sottovalutato l’aspetto psicologico che i problemi legati all’adenomiosi comportano: le assenze sul lavoro, l’anemia che provoca mancanza di energie per affrontare le attività quotidiane, le difficoltà sessuali e di coppia. Tutti questi fattori possono pesare molto negativamente sulla qualità della vita fino a provocare una forma di depressione.

Se compaiono segni o sintomi di adenomiosi, bisogna consultare il ginecologo.

Fattori di rischio

I principali fattori di rischio per l’adenomiosi includono:

  • Intervento chirurgico all’utero, come il taglio cesareo o la miomectomia
  • Il parto

Adenomiosi
Adenomiosi: cause
Adenomiosi: sintomi
Adenomiosi: diagnosi
Adenomiosi: terapia

  • Come faccio a capire l'origine e la natura del dolore?

    • Caratteristiche del dolore cronico

      Caratteristiche del DPC sono legate al sito di origine, alla sovraregolazione del segnale nervoso, alla disfunzione miofasciale, all’irritazione dei nervi, all’azione del cervello.

    • Come si fa la diagnosi di dolore pelvico cronico?

      La descrizione dettagliata e precisa del dolore e la visita medica permettono al medico di determinare i test e le procedure di laboratorio necessari per trovare le cause del dolore.

  • La valutazione accurata dei sintomi è essenziale per la diagnosi

  • Vari tipi di dolore

    • Cosa sappiamo dei dolori muscolari?

      Il sistema muscolare è spesso coinvolto nel DPC. Trattare i problemi del sistema muscolo-scheletrico è una parte importante della cura.

    • Dismenorrea (mestruazione dolorosa)

      La dismenorrea primaria è tipica dell’adolescenza ed è causata dalle normali contrazioni uterine indotte dalle prostaglandine. La dismenorrea secondaria può essere invece dovuta a patologie intrauterine o extrauterine.

Quando consultare il medico: 
in caso di dolore cronico, può essere difficile sapere quando si deve andare dal medico. In generale, bisogna fissare un appuntamento con il medico se il dolore pelvico sconvolge la vita di ogni giorno, o se i sintomi sembrano peggiorare.