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La diagnosi di sindrome dell’intestino irritabile dipende in gran parte da una storia medica completa e da un esame fisico. La storia clinica comprende domande sui sintomi, storia familiare di disturbi gastrointestinali, infezioni recenti, farmaci ed eventi stressanti legati alla comparsa dei sintomi.

Criteri per fare la diagnosi

Poichè di solito non ci sono segni fisici per diagnosticare definitivamente la sindrome dell’intestino irritabile, la diagnosi è spesso un processo di eliminazione. Per aiutare in questo processo, i ricercatori hanno messo a punto criteri diagnostici, noti come Criteri di Roma, per l’IBS e gli altri disordini funzionali gastrointestinali, condizioni in cui l’intestino appare normale, ma non funziona normalmente.
Secondo questi criteri, è necessario che vi siano alcuni segni e sintomi prima di poter porre diagnosi di sindrome dell’intestino irritabile.

Il sintomo più importante è:

Dolore addominale e disagio della durata di almeno 12 settimane, anche se le settimane non sono  consecutive.

N.B.: Per fare diagnosi di IBS è necessario che i sintomi siano cominciati almeno 6 mesi prima e si siano verificati almeno tre volte al mese nei 3 mesi precedenti.

È inoltre necessario avere almeno due dei seguenti elementi:

  • Cambiamento nella frequenza o nella consistenza delle feci: per esempio, si può passare dall’avere una sola evacuazione normale al giorno con feci formate, ad avere tre o più evacuazioni di feci più sciolte tutti i giorni, o si può avere una sola evacuazione di feci dure ogni alcuni giorni
  • Sforzo, urgenza o sensazione di mancato o incompleto svuotamento intestinale
  • Muco nelle feci
  • Gonfiore o distensione addominale

“Red flag signs” – Segnali di allarme “bandiera rossa”

Il medico valuterà se questi criteri ti si adattano o se hai altri sintomi che potrebbero suggerire un’altra condizione più seria. Alcuni “red flag signs” (segnali di allarme) che potrebbero indurre il medico a fare ulteriori test includono:

  • Primo esordio dopo i 50 anni
  • Perdita di peso
  • Sanguinamento rettale
  • Febbre
  • Nausea o vomito ricorrente
  • Dolore addominale, soprattutto se non è completamente eliminato da un’evacuazione
  • Diarrea persistente o che ti risveglia dal sonno

Se hai questi “red flag signs” dovrai fare ulteriori test per valutare la tua condizione.

Se i criteri di IBS ti si adattano e non hai alcun “red flag sign” il medico può suggerire un ciclo di trattamento senza fare ulteriori test. Se invece non rispondi a questo trattamento è probabile che servano ulteriori test.

Di solito non sono servono altri test, anche se il medico può richiedere un esame del sangue per lo screening di altri problemi. Altri esami diagnostici possono invece rendersi necessari in base ai risultati delle analisi del sangue e per chi ha sintomi come:

  • anemia
  • storia familiare di cancro al colon
  • storia familiare di malattia dell’intestino irritabile – disturbi di lunga durata che causano irritazione e ulcere nel tratto GI
  • storia familiare di malattia celiaca – una reazione immunitaria anomala al glutine, proteina del grano, segale e orzo, che danneggia il rivestimento del piccolo intestino e previene l’assorbimento dei nutrienti

Test addizionali

Il medico può raccomandare diversi test, tra cui l’esame delle feci per verificare la presenza d’infezione o malassorbimento. Tra i test che si possono fare per escludere altre malattie  vi sono:

Tomografia computerizzata (TC). La TC o TAC produce immagini radiografiche trasversali degli organi interni di addome e pelvi e può aiutare il medico ad escludere altre cause.

Test di intolleranza al lattosio. La lattasi è un enzima necessario per digerire lo zucchero (lattosio) presente nei prodotti lattiero-caseari. Se non si produce questo enzima, si possono avere problemi simili a quelli causati dalla sindrome del colon irritabile, tra cui dolori addominali, gas e diarrea. Per scoprire se questa è la causa dei sintomi, devi fare un test del respiro (breath test) o escludere dalla dieta per diverse settimane latte e prodotti lattiero-caseari .

Esami del sangue. La malattia celiaca è dovuta alla sensibilità alle proteine ​​del grano che può anche causare sintomi simili a quelli della sindrome dell’intestino irritabile. Esami del sangue specifici possono aiutare a escludere questa malattia.

Ulteriori test diagnostici possono includere esame delle feci, Rx del tratto GI inferiore, sigmoidoscopia flessibile e colonscopia. La colonscopia può anche essere raccomandata per lo screening del tumore del colon nelle persone che hanno più di 50 anni.

Esame delle feci: da fare in laboratorio. Inoltre a volte durante la visita il medico può anche fare un esame rettale, per verificare la presenza di sangue nelle feci. L’esame delle feci può mostrare la presenza di parassiti o di sangue.

Rx del tratto GI inferiore: è una radiografia con mezzo di contrasto utilizzata per osservare l’intestino crasso. Serve una preparazione da fare a casa prima della prova e può essere chiesto di seguire una dieta liquida per 1-3 giorni prima della procedura. Un lassativo o un clistere possono essere utilizzati prima della prova. Per la prova si riempie l’intestino crasso di bario in modo che le lesioni appaiano più chiaramente ai raggi X.

Sigmoidoscopia e colonscopia: sono esami simili, la colonscopia viene utilizzata per visualizzare l’intero colon retto e la sigmoidoscopia flessibile solo per il retto e colon inferiore. Può essere necessario seguire una dieta liquida per 1-3 giorni prima e prendere un lassativo la sera prima. Uno o più clisteri possono essere necessari circa 2 ore prima della sigmoidoscopia. Questi esami si possono effettuare in leggera anestesia e si può fare una biopsia prelevando un pezzo di rivestimento intestinale per l’esame istologico. Crampi o gonfiore possono verificarsi durante la prima ora dopo gli esami e il recupero completo è previsto per il giorno successivo.

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Fattori di rischio

Molte persone hanno occasionalmente i sintomi dell’intestino irritabile, tuttavia, è molto più probabile avere l’IBS se:

  • Sei giovane. Sintomi della IBS compaiono per la prima volta prima dei 35 anni per circa la metà dei soggetti.
  • Sei donna. Più donne che uomini soffrono di questa condizione.
  • Hai una storia familiare di IBS. Gli studi hanno dimostrato che le persone che hanno un parente di primo grado, come un genitore o un fratello, con IBS hanno maggior rischio di malattia. Non è chiaro se l’influenza della storia della famiglia sul rischio di IBS sia legata ai geni, ai fattori comuni nell’ambiente famigliare o a entrambi.
  • Come faccio a capire l'origine e la natura del dolore?

    • Caratteristiche del dolore cronico

      Caratteristiche del DPC sono legate al sito di origine, alla sovraregolazione del segnale nervoso, alla disfunzione miofasciale, all’irritazione dei nervi, all’azione del cervello.

    • Come si fa la diagnosi di dolore pelvico cronico?

      La descrizione dettagliata e precisa del dolore e la visita medica permettono al medico di determinare i test e le procedure di laboratorio necessari per trovare le cause del dolore.

  • La valutazione accurata dei sintomi è essenziale per la diagnosi

Quando consultare il medico: 
in caso di dolore cronico, può essere difficile sapere quando si deve andare dal medico. In generale, bisogna fissare un appuntamento con il medico se il dolore pelvico sconvolge la vita di ogni giorno, o se i sintomi sembrano peggiorare.