Caratteristiche del dolore cronico

Il dolore cronico si può presentare con cinque caratteristiche principali legate a:

1 . Patologia presso il sito di origine
Presenza di una patologia nel luogo dove il dolore è iniziato. Può trattarsi di endometriosi, cisti ovariche, dolore viscerale, infezione vescicale o aderenze. La patologia può anche essere una lesione ad un nervo nella parete addominale, del bacino, del pavimento pelvico o delle zone genitali. Questo dolore neuropatico può colpire le donne ed in genere quelle con neuropatia del pudendo erano sportive praticanti alle scuole superiori e più tardi praticanti molto attive. A volte il dolore è causato da una caduta sul coccige o sulle natiche. Un altro gruppo “a rischio” sono i lavoratori sedentari o le donne che hanno partorito o subito interventi chirurgici pelvici.

2 . Dolore riferito e sovra-regolazione del segnale nervoso
Il corpo ha due tipi di nervi: (1) nervi viscerali che trasportano gli impulsi dagli organi e dalle strutture all’interno del vostro addome e del torace petto; (2) nervi somatici che portano i messaggi dalla pelle e dai muscoli.
Entrambi i tipi di nervi viaggio verso gli stessi siti lungo il midollo spinale. Quando i nervi viscerali sono stimolati per lunghi periodi con un dolore cronico, alcune di questa stimolazione potrebbero estendersi nei nervi somatici che possono poi portare il dolore indietro verso i muscoli e la pelle.
Nel DPC , i nervi somatici possono portare il dolore indietro verso i muscoli e la pelle pelvici e addominali. Ciò significa che il dolore può iniziare nella vescica ed essere avvertito anche nella vostra pelle e nei muscoli o viceversa.

La sovra-regolazione si riferisce ad un aumento dell’eccitamento/segnale nervoso nel midollo spinale e nel cervello e che sono percepiti come dolore. Questa sovra-regolazione può essere dovuta alla stimolazione nervosa cronica o alle modificazioni dell’elaborazione dei segnali nervosi viscerali o muscolari nel cervello. Un tipico esempio di questo processo è l’uomo o la donna che viene eccitato sessualmente e sente il proprio dolore pelvico peggiorare.

3 . Disfunzione miofasciale
Il dolore miofasciale può essere la fonte primaria del dolore, correlato a una patologia d’organo o la fonte secondaria di dolore a causa di una risposta riflessa (riflesso viscerale-muscolare). Spesso si sviluppano punti d’innesco (trigger points) nei muscoli interessati.

I “trigger points” sono aree specifiche di dolorabilità che si sviluppano nella parete muscolare addominale. I trigger points possono iniziare solo come un sintomo del dolore pelvico o possono essere la principale fonte di dolore.

Per questo motivo, il trattamento dei trigger points può provocare una notevole riduzione del dolore. Per altri  si deve trattare sia la fonte originale del danno che i trigger points. I nervi del bacino, come ad esempio il nervo pudendo, possono stimolare anche i muscoli pelvici e causare dolore miofasciale.

4 . Irritazione dei nervi
Numerosi nervi periferici circondano l’addome e il bacino. Questi nervi possono essere irritati o compressi singolarmente in ogni singola persona o possono esserci combinazioni di neuropatie che confondono sia il paziente che il medico. I nervi più comunemente colpiti sono i nervi cutanei addominali e il nervo pudendo,  sebbene possano essere interessati anche altri nervi. La neuropatia cutanea addominale è di solito causata da una lesione nervosa.

I nervi ileoinguinale e ileoipogastrico possono essere danneggiati durante un intervento chirurgico addominale o con l’esercizio fisico, il sollevamento di carichi pesanti o per un incidente.

Neuropatia del pudendo:
Il nervo pudendo, bilateralmente, fa un percorso tortuoso dopo la formazione dalle fibre nervose del midollo a livello sacrale. La compressione del pudendo si può verificare tra due legamenti che i medici francesi chiamano la “pinza” o artiglio di aragosta.

La compressione può essere causata dal rivestimento sopra il muscolo otturatore interno. Il muscolo è importante in tutte le rotazioni dell’anca come quelle dello jogging, pattinaggio, yoga , ecc.

Solo in caso di una caduta c’è un’insorgenza immediata del dolore. Solitamente l’esordio è lento e non riconosciuto precocemente, spesso riferito a microtraumi ripetitivi. Poiché il nervo può influenzare la funzione vescicale, intestinale e/o la funzione sessuale viene chiamato il “nervo sociale”. L’irritazione della vescica e il dolore vulvare sono comuni. Rapporti sessuali, orgasmi o eiaculazioni dolorose possono verificarsi in molte combinazioni bizzarre. Questo è il motivo per cui paziente e medico possono confondersi nella diagnosi.

5 . Azione del cervello
Il cervello influenza le nostre emozioni e il nostro comportamento. Esso interagisce anche con il midollo spinale e influenza la percezione del dolore viscerale e riferito. Ad esempio, se si è depressi, il cervello permetterà a più segnali  dolorosi di attraversare le porte del midollo spinale fino al cervello. Alcune regioni del cervello sono anche “fuori servizio” in caso di dolore cronico e potrebbero non funzionare efficacemente per inibire i segnali dolorosi. A volte il sistema nervoso è sopraffatto dai segnali del dolore e vi può essere eccessiva sudorazione, nausea o perdita di appetito, affaticamento e altri problemi.

E’ importante ricordare che tutti questi livelli di dolore devono essere trattati insieme (“terapia multidisciplinare”) perchè la terapia contro il DPC possa avere successo. La terapia del DPC può includere consulenza psicologica, terapia fisica, farmaci, blocchi nervosi e la chirurgia.