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Tra le terapie, la chirurgia va considerata solo quando esistono cause come anse cieche, aderenze, fistole enterocoliche, ecc.

In caso di ridotta motilità intestinale si usano farmaci procinetici.

Va anche considerato il trattamento antibiotico che dovrebbe essere efficace sui batteri intestinali sia aerobi sia anaerobi.

Tra gli antibiotici utilizzati negli studi clinici troviamo norfloxacina (800 mg/die), amoxicillina-acido clavulanico (1500 mg/die), metronidazolo (750 mg/die), ciprofloxacina (1000 mg/die) e neomicina (1000 mg/die).

L’antibiotico più largamente valutato è la rifaximina (da 800 a 1200-1600 mg/die), un antibiotico non assorbibile che determina minore comparsa di resistenza: l’attività antibatterica è rivolta sia a gram-positivi sia a gram-negativi, aerobi e anaerobi. Di solito si effettua un ciclo di 7-10 giorni, che può essere sufficiente a migliorare i sintomi con un effetto anche per mesi. Le maggiori percentuali di successo si hanno con il dosaggio massimo di 1200 mg/die o addirittura 1600mg/die (oltre l’80%) per due settimane.

La recidiva è tuttavia comune e rende spesso necessaria una terapia ciclica.
 Molto limitati sono invece i dati sull’impiego di prebiotici e probiotici, che quindi non sono raccomandati per questo impiego. 
Dal punto di vista dietetico può essere utile una dieta con nutrienti a rapido assorbimento, che lascino meno substrato per i batteri intestinali, la riduzione dei carboidrati non assorbibili e l’aumento del contenuto in grassi. E’ anche utile la correzione di eventuali deficit di micronutrienti (vitamina B12, vitamina D, calcio, ecc.).

Messaggi chiave

1. La SIBO può facilmente confondersi con condizioni cliniche diverse ed essere etichettata con diagnosi “di comodo” come sindrome dell’intestino irritabile

2. L’incidenza della SIBO è in aumento, perché alle cause classiche, si è ultimamente aggiunta un’eziologia iatrogena, soprattutto dovuta alla diffusione notevole e non di rado inappropriata della terapia a lungo termine con inibitori della pompa protronica (IPP)

3. La diagnosi mediante breath test al glucosio o al lattulosio, permette un trattamento efficace e sicuro con rifaximina a dosaggio idoneo (1200 mg/die) e per una durata adeguata (2 settimane)

SIBO – Small Intestinal Bacterial Overgrowth
SIBO – Small Intestinal Bacterial Overgrowth: cause
SIBO – Small Intestinal Bacterial Overgrowth: sintomi
SIBO – Small Intestinal Bacterial Overgrowth: diagnosi
SIBO – Small Intestinal Bacterial Overgrowth: terapia

  • Come faccio a capire l'origine e la natura del dolore?

    • Caratteristiche del dolore cronico

      Caratteristiche del DPC sono legate al sito di origine, alla sovraregolazione del segnale nervoso, alla disfunzione miofasciale, all’irritazione dei nervi, all’azione del cervello.

    • Come si fa la diagnosi di dolore pelvico cronico?

      La descrizione dettagliata e precisa del dolore e la visita medica permettono al medico di determinare i test e le procedure di laboratorio necessari per trovare le cause del dolore.

  • La valutazione accurata dei sintomi è essenziale per la diagnosi

Quando consultare il medico: 
in caso di dolore cronico, può essere difficile sapere quando si deve andare dal medico. In generale, bisogna fissare un appuntamento con il medico se il dolore pelvico sconvolge la vita di ogni giorno, o se i sintomi sembrano peggiorare.