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La sintomatologia della SIBO può essere assolutamente variabile e aspecifica ed è in larga parte sovrapponibile a quella della sindrome dell’intestino irritabile.

 

 

Sintomi “addominali”: distensione addominale, meteorismo, borborigmi, dolore addominale, diarrea, dispepsia.

 

Sintomi extraintestinali: malassorbimento, calo ponderale, sintomi extraintestinali da malassorbimento (anemia e/o neuropatia da carenza di vitamina B12, osteoporosi o tetania per ipocalcemia da ipovitaminosi D) o su base immunomediata (artrite, dermatite).

L’associazione tra SIBO e la sindrome dell’intestino irritabile (SII ovvero Irritable Bowel Disease – IBS) non è però universalmente accettata in letteratura e i dati attualmente disponibili indicano che la SIBO può contribuire ad alcuni sintomi caratteristici della SII o IBS, ma la proliferazione batterica non può esserne ritenuta la sola causa.

I più comuni eventi avversi segnalati durante il trattamento con i farmaci inibitori della pompa protonica (IPP – omeprazolo etc.) includono proprio dolore e gonfiore addominale, flatulenza, stipsi o diarrea; inoltre il trattamento prolungato con IPP, inibendo fortemente la secrezione acida gastrica, può indurre significative alterazioni della flora batterica gastrica, duodenale e intestinale.

INIBITORI DI POMPA PROTONICA

Gli inibitori di pompa protonica o IPP sono farmaci che bloccano la produzione acida nello stomaco riducendo la sensazione di bruciore e dolore che spesso accompagna alcune patologie dell’apparato gastrico. Gli IPP devono essere assunti 30-60 minuti prima di un pasto, in genere vanno assunti alla mattina prima di colazione.

Vengono impiegati principalmente nel trattamento di ulcere e di reflusso gastroesofageo (con o senza infiammazione dell’esofago), nella prevenzione di ulcere in pazienti, in particolare negli anziani, che utilizzano cronicamente farmaci lesivi per lo stomaco (FANS), nell’eradicazione di Helicobacter pylori (Hp) in associazione con un’adeguata terapia antibiotica e nella prevenzione delle recidive.

N.B.: Gli IPP a dosi comparabili hanno tutti la stessa efficacia.

Gli IPP generalmente sono ben tollerati. Gli effetti indesiderati comuni a questa famiglia di farmaci comprendono disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, dolore addominale, flatulenza, diarrea, stitichezza), mal di testa e vertigine. Meno spesso, secchezza della bocca, disturbi del sonno, malessere, visione offuscata, rash cutanei, prurito. La tollerabilità dipende anche dalla risposta individuale del paziente al farmaco, per cui certi effetti indesiderati possono essere più severi in alcuni soggetti rispetto ad altri. In questi casi il medico, se reputa opportuno, valuta un cambio di terapia.

Sebbene l’efficacia e la sicurezza fra i vari IPP sia sostanzialmente sovrapponibile, il costo è molto diverso. Per questo motivo, è consigliabile usare quello a più basso costo. Il lansoprazolo, recentemente divenuto farmaco equivalente, a dosi appropriate è una valida prima scelta.

In tabella sono riportati i principi attivi appartenenti alla classe degli IPP e le specialità in commercio in Italia in formulazioni orali a vari dosaggi.

Esempi

  • Omeprazolo (Antra, Mepral, Losec, Logastric, Omeprazen) disponibile sotto forma di medicinale generico, generalmente in capsule da 10 mg e da 20 mg, dal 2002;
  • Lansoprazolo (Dakar, Prevacid, Lansox, Lansoprazolo EG, Lansoprazolo MG, Lansoprazolo Hexal, Lansoprazolo Ratiopharm, Lansoprazolo Sandoz, Lansoprazolo Teva, Lansox, Limpidex, Zoton) disponibile sotto forma di medicinale generico, generalmente in capsule da 15 mg e da 30 mg, dal 2007;
  • Esomeprazolo (Axagon, Esopral, Lucen, Nexium) nei dosaggi da 10 mg in bustina come granulato gastroresistente per sospensione orale, da 20 mg e da 40 mg come compresse in blister; disponibile sotto forma di medicinale generico, generalmente in capsule da 20 mg e da 40 mg, dal 2011;
  • Pantoprazolo (Pantoloc, Inipomp, Pantopan, Pantorc, Pantecta, Peptazol) disponibile sotto forma di medicinale generico, generalmente in capsule da 20 mg e da 40 mg, dal 2009;
  • Rabeprazolo sodico (Pariet) disponibile sotto forma di medicinale generico, generalmente in capsule da 10 mg e da 20 mg, dal 2012.

SIBO – Small Intestinal Bacterial Overgrowth
SIBO – Small Intestinal Bacterial Overgrowth: cause
SIBO – Small Intestinal Bacterial Overgrowth: sintomi
SIBO – Small Intestinal Bacterial Overgrowth: diagnosi
SIBO – Small Intestinal Bacterial Overgrowth: terapia

N.B.: L’MHRA, autorità sanitaria britannica, ha emanato delle linee guida che raccomandano ai medici la misurazione dei livelli di magnesio prima e dopo i trattamenti con IPP protratti oltre 3 mesi, a seguito di studi che hanno evidenziato casi di importante carenza. Oltre i 12 mesi, si è evidenziato un rischio di osteoporosi e fratture alle ossa maggiore del 30-40% rispetto alla base.

  • Come faccio a capire l'origine e la natura del dolore?

    • Caratteristiche del dolore cronico

      Caratteristiche del DPC sono legate al sito di origine, alla sovraregolazione del segnale nervoso, alla disfunzione miofasciale, all’irritazione dei nervi, all’azione del cervello.

    • Come si fa la diagnosi di dolore pelvico cronico?

      La descrizione dettagliata e precisa del dolore e la visita medica permettono al medico di determinare i test e le procedure di laboratorio necessari per trovare le cause del dolore.

  • La valutazione accurata dei sintomi è essenziale per la diagnosi

Quando consultare il medico: 
in caso di dolore cronico, può essere difficile sapere quando si deve andare dal medico. In generale, bisogna fissare un appuntamento con il medico se il dolore pelvico sconvolge la vita di ogni giorno, o se i sintomi sembrano peggiorare.