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Poichè la causa della sindrome dell’intestino irritabile non è chiara, il trattamento si concentra sui sintomi in modo da vivere una vita normale.

Nella maggior parte dei casi, è possibile controllare con successo i sintomi lievi imparando a gestire lo stress e cambiando dieta e stile di vita. Ma, se i problemi sono moderati o gravi, potrebbe essere necessario fare di più.

Il medico può suggerire:

Integratori di fibre. L’assunzione di integratori di fibre, come lo psyllium (Psyllogel) o la metilcellulosa (Citrucel), insieme con l’assunzione di liquidi può aiutare a controllare la stitichezza.

Eliminare cibi ricchi di gas. Se si ha un gonfiore fastidioso o passaggio di considerevoli quantità di gas, si devono evitare bevande gassate, insalate, frutta e verdure crude, in particolare cavoli, broccoli e cavolfiori.

Farmaci anti-diarrea. Farmaci da banco come la loperamide (Imodium), possono aiutare a controllare la diarrea.

Farmaci anticolinergici. Alcune persone hanno bisogno di farmaci che agiscono su alcune attività del sistema nervoso autonomo (anticolinergici) per alleviare gli spasmi intestinali dolorosi. Questi possono essere utili per gli attacchi di diarrea, ma possono peggiorare la stitichezza.

Farmaci antidepressivi. Se i sintomi includono dolore o depressione, il medico può prescrivere un antidepressivo triciclico o un inibitore della ricaptazione della serotonina (SSRI). Questi farmaci contribuiscono sia ad alleviare la depressione, sia ad inibire l’attività dei neuroni che controllano l’intestino. Se si ha diarrea e dolore addominale senza depressione, il medico può suggerire una dose più bassa di antidepressivi triciclici, come l’imipramina (Tofranil) e l’amitriptilina. Gli effetti collaterali di questi farmaci includono sonnolenza e stitichezza. Gli SSRI, come la fluoxetina (Prozac, Sarafem) o la paroxetina (Paxil), possono essere utili se siete depressi e avete dolore e costipazione. Tuttavia questi farmaci possono peggiorare la diarrea.

Antibiotici. Non è chiaro quale ruolo potrebbero svolgere gli antibiotici nel trattamento di IBS. Alcune persone i cui sintomi sono dovuti a una crescita eccessiva di batteri nel loro intestino possono beneficiare di un trattamento antibiotico, ma sono necessarie ulteriori ricerche.

Counseling. Se lo stress tende a peggiorare i sintomi e se i farmaci antidepressivi non funzionano, si possono avere buoni risultati con il counseling.

Alimentazione, dieta e nutrizione

Pasti abbondanti possono causare crampi e diarrea, per cui pasti piccoli più frequenti o porzioni più piccole, possono aiutare i sintomi di IBS. Un’alimentazione a basso contenuto di grassi e ricca di carboidrati, come pasta, riso, pane di grano intero e cereali, frutta e verdura, può aiutare.

Alcuni alimenti e bevande possono causare in alcune persone sintomi di IBS, come ad esempio:

  • alimenti ricchi di grassi
  • alcuni prodotti lattiero-caseari
  • bevande con alcool o caffeina
  • bevande con grandi quantità di dolcificanti artificiali, utilizzati al posto dello zucchero
  • fagioli, cavoli e altri cibi che possono causare gas

Le persone con IBS dovrebbero limitare o evitare questi cibi. Tenere un diario alimentare è un buon metodo per identificare quali alimenti causano sintomi in modo che possano essere esclusi o ridotti nella dieta.

Stile di vita: in molti casi, semplici cambiamenti nella dieta e nello stile di vita sono in grado di dare sollievo alla sindrome dell’intestino irritabile.

Aumentare la fibra nella dieta. Nella sindrome dell’intestino irritabile la fibra alimentare può dare risultati contrastanti: sebbene aiuti a ridurre la costipazione, può tuttavia anche peggiorare gas e crampi. L’approccio migliore è quello di aumentare gradualmente la quantità di fibre nella dieta per un periodo di settimane. Esempi di alimenti che contengono fibre sono i cereali integrali, frutta, verdure e fagioli. Se i sintomi rimangono gli stessi o peggiorano, informate il medico. Alcune persone stanno meglio limitando la fibra alimentare e prendendo invece un integratore di fibra che provoca meno gas e gonfiore. La fibra ammorbidisce le feci in modo che si muovano agevolmente attraverso il colon. Gli adulti sono invitati a consumare 21-38 grammi di fibre al giorno, ma in alcune persone le fibre possono causare gas e attivazione dei sintomi. Aumentare l’assunzione di fibre lentamente, di 2-3 grammi al giorno, può aiutare a ridurre il rischio di aumento del gas e gonfiore. Se si prende un integratore di fibre, come lo psyllium (Psyllogel) o la metilcellulosa (Citrucel), assicurarsi di introdurlo gradualmente e bere molta acqua ogni giorno per ridurre al minimo gas, gonfiore e costipazione. Se scoprite che l’assunzione di fibre aiuta la vostra IBS, utilizzatela su base regolare per ottenere i migliori risultati.

 

Evitare cibi problematici. Non mangiare i cibi che peggiorano i sintomi. Tra questi troviamo comunemente alcool, cioccolata, bevande contenenti caffeina come caffè e bibite, farmaci che contengono caffeina, latticini e dolcificanti come il sorbitolo e il mannitolo. Se il gas è un problema, gli alimenti che possono peggiorare i sintomi includono fagioli, cavoli, cavolfiori e broccoli. Anche i cibi grassi possono dare problemi in alcune persone. Le gomme da masticare o bere con la cannuccia possono far inghiottire aria, provocando più gas.

 

Fare pasti piccoli. Se si soffre di diarrea fare pasti piccoli e frequenti fa stare meglio.

 

Attenzione ai prodotti lattiero-caseari. Se siete intolleranti al lattosio, provate a sostituire il latte con lo yogurt, oppure utilizzate un prodotto enzimatico per aiutare a rompere il lattosio. Il consumo di piccole quantità di prodotti lattiero-caseari o la loro combinazione con altri alimenti può anche aiutare. In alcuni casi, però, potrebbe essere necessario eliminare completamente i latticini. In questo caso dovete assicurarvi di assumere abbastanza proteine ​​e calcio da altre fonti. Un dietista può aiutare ad analizzare quello che mangiate per essere certi di nutrirvi adeguatamente.

 

Bere molti liquidi. Bevete molto: l’acqua è la cosa migliore. Alcool e bevande che contengono caffeina stimolano l’intestino e possono peggiorare la diarrea, mentre le bevande gassate possono produrre gas.

 

Esercizio regolare. L’esercizio fisico regolare aiuta ad alleviare la depressione e lo stress, stimola le normali contrazioni dell’intestino e può aiutare a sentirsi meglio con se stessi. Se siete stati a lungo inattivi, iniziate lentamente e aumentate gradualmente il tempo dedicato all’esercizio. Se avete altri problemi medici, consultate il medico prima di iniziare un programma di esercizi.

Cautela con i farmaci antidiarroici e lassativi. Se usate farmaci antidiarroici da banco, usate la dose più bassa efficace. La loperamide (Imodium) può essere utile se presa 20-30 minuti prima di mangiare, soprattutto se prevedete che il cibo possa causare diarrea. Nel lungo periodo, questi farmaci possono causare problemi se non utilizzati in modo appropriato. Lo stesso vale per i lassativi.

Farmaci

Il medico deve selezionare i farmaci sulla base dei sintomi del paziente.

Integratori di fibre: raccomandati per alleviare la costipazione quando l’aumento della sola fibra di origine alimentare è inefficace.

Lassativi: aiutano contro la stitichezza. I lassativi funzionano in modi diversi e il medico può fornire informazioni sul farmaco migliore per ogni paziente.

Loperamide: è un antidiarroico utile per ridurre la diarrea nelle persone con IBS, anche se non riduce dolore, gonfiore o altri sintomi. La loperamide riduce la frequenza delle evacuazioni e migliora la consistenza delle feci rallentando il transito delle feci nel colon.

Antispastici: Scopolamina, cimetropium e pinaverium; aiutano a controllare gli spasmi muscolari del colon e a ridurre il dolore addominale.

Antidepressivi: basse dosi di antidepressivi triciclici (TCA) e di inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) possono contribuire ad alleviare i sintomi di IBS, compreso il dolore addominale. In teoria gli antidepressivi triciclici dovrebbe andare meglio per le persone con IBS-D e gli SSRI dovrebbero funzionare meglio per le persone con IBS-C per l’effetto sul transito del colon, anche se questa teoria non è stata confermata da studi clinici. Gli antidepressivi triciclici funzionano nelle persone con IBS riducendo la sensibilità al dolore nel tratto GI e normalizzando la secrezione e la motilità gastrointestinale.

Linaclotide: questo farmaco viene prescritto alle persone che hanno IBS-C; allevia il dolore addominale e aumenta la frequenza delle evacuazioni.

Farmaci specifici per l’IBS. Due farmaci sono attualmente approvati per casi specifici di IBS:

Alosetron. L’alosetron è un antagonista del recettore che fa rilassare il colon e rallentare il transito delle feci. Il farmaco è stato ritirato dal mercato subito dopo la sua approvazione originale perché era legato a gravi complicazioni. Da allora la Food and Drug Administration (FDA), ha permesso di usare di nuovo l’alosetron con restrizioni. Il farmaco può essere prescritto solo da medici iscritti in un programma speciale ed è destinato per i casi gravi di IBS con diarrea predominante in donne che non hanno risposto ad altri trattamenti. L’alosetron non è approvato per l’uso negli uomini. In generale l’alosetron deve essere utilizzato solo se la terapia usuale per l’IBS ha fallito. Inoltre, deve essere prescritto solo da un gastroenterologo con esperienza in IBS a causa dei potenziali effetti collaterali.

Lubiprostone. Il lubiprostone è approvato per donne e uomini adulti che hanno IBS con costipazione. Il lubiprostone è un attivatore dei canali del cloro e si prende due volte al giorno. Agisce aumentando la secrezione di liquido nell’intestino tenue per aiutare il passaggio delle feci. Effetti collaterali comuni includono nausea, diarrea e dolore addominale. Sono necessari ulteriori studi per comprendere appieno l’efficacia e la sicurezza del lubiprostone. Attualmente, il farmaco è prescritto generalmente solo per pazienti con IBS-C e stipsi grave, in cui gli altri trattamenti hanno fallito.

L’antibiotico rifaximina (Normix) può ridurre il gonfiore addominale trattando la sovra-crescita batterica intestinale; tuttavia si sta ancora discutendo sull’uso di antibiotici nel trattamento dell’IBS e sono necessarie ulteriori ricerche.

Medicina alternativa. Alcune terapie non tradizionali possono aiutare ad alleviare i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile:

Agopuntura. Anche se i risultati dello studio sugli effetti dell’agopuntura sui sintomi della sindrome dell’intestino irritabile sono controversi, alcune persone usano l’agopuntura per aiutare a rilassare gli spasmi muscolari e migliorare la funzione intestinale.

Erbe. La menta piperita è un antispastico naturale che rilassa la muscolatura liscia intestinale. La menta piperita può fornire sollievo a breve termine ai sintomi di IBS, ma i risultati dello studio sono stati contraddittori. Se vuoi provare la menta piperita, assicurati di utilizzare capsule gastroresistenti perché può aggravare il bruciore di stomaco. Prima di prendere qualsiasi erba, consulta il medico per essere sicura che non interagiscano o interferiscano con altri farmaci che assumi.

Ipnosi. L’ipnosi può aiutare a ridurre dolore e gonfiore addominale. Un professionista qualificato vi può insegnare ad entrare in uno stato di rilassamento e poi guidarvi al completo relax dei muscoli addominali.

Probiotici. I probiotici sono microrganismi viventi, solitamente batteri, simili ai microrganismi normalmente presenti nel tratto GI. Alcuni studi hanno evidenziato che, assunti in quantità sufficiente, i probiotici, in particolare i bifidobatteri e certe combinazioni di probiotici, migliorano i sintomi di IBS. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche. Probiotici possono essere presenti in integratori alimentari, come capsule, compresse e polveri e in alcuni alimenti, come lo yogurt.

Esercizio fisico regolare, yoga, massaggi e meditazione. Questi possono essere tutti modi efficaci per alleviare lo stress.

Per contribuire ad assicurare una terapia coordinata e sicura si dovrebbe discutere con il medico sull’uso di pratiche mediche complementari e alternative, compreso l’uso di integratori alimentari e probiotici. (Per saperne di più vai su www.nccam.nih.gov/health/probiotics)

Problemi psicogeni. Alcune terapie possono aiutare a migliorare i sintomi di IBS causati da problemi psicogeni:

  • Talk therapy” può ridurre lo stress e migliorare i sintomi di IBS. I due tipi di colloqui usati per trattare l’IBS sono la terapia cognitivo-comportamentale e la terapia psicodinamica o interpersonale. La terapia cognitivo-comportamentale si concentra sui pensieri e le azioni di una persona. La terapia psicodinamica si concentra su come le emozioni influenzano i sintomi di IBS. Questo tipo di terapia spesso comporta tecniche di gestione del rilassamento e dello stress.
  • Ipnosi
  • Training mentale: insegna alle persone a concentrare la loro attenzione sulle sensazioni che si verificano sul momento e ad evitare catastrofismi o a preoccuparsi del significato di quelle sensazioni.

Quali altre condizioni sono associate con l’IBS?

Le persone con IBS spesso soffrono di altre patologie GI e non-GI. Condizioni GI come la malattia da reflusso gastroesofageo (GERD) e la dispepsia sono più comuni nelle persone con IBS rispetto alla popolazione generale. La GERD è una condizione in cui il contenuto dello stomaco refluisce nell’esofago perché il muscolo tra l’esofago e lo stomaco è debole o si rilascia quando non dovrebbe. La dispepsia o indigestione è un disturbo gastro-addominale che si verifica spesso dopo aver mangiato. La dispepsia può essere accompagnata da senso di pienezza, gonfiore, nausea o altri sintomi gastrointestinali.

Condizioni non-GI che spesso si trovano in persone con IBS sono:

  • sindrome di stanchezza cronica – disturbo che provoca estrema stanchezza, che dura a lungo e limita la capacità di una persona di fare le attività quotidiane ordinarie
  • dolore pelvico cronico
  • disturbi temporomandibolari – problemi o sintomi dei muscoli masticatori e delle articolazioni che collegano la mandibola al cranio
  • depressione
  • ansia
  • disturbi somatiformi – dolore cronico o altri sintomi senza causa fisica che si pensa siano dovuti a problemi psicologici

Come influisce lo stress sulla IBS?

Il colon ha una ricca innervazione che lo collega al cervello e controlla le normali contrazioni del colon e causa i dolori addominali nei momenti di stress: questo può stimolare gli spasmi del colon nelle persone con IBS. Nell’IBS il colon può essere eccessivamente sensibile anche ai lievi conflitti o allo stress che rende la mente più consapevole delle sensazioni che sorgono nel colon. I sintomi dell’IBS possono a loro volta anche aumentare il livello di stress.

Alcune opzioni per la gestione dello stress includono:

  • partecipazione a terapie di riduzione dello stress e di rilassamento come la meditazione
  • cercare consulenze e sostegno
  • fare esercizio fisico regolare, come camminare o fare yoga
  • minimizzare, per quanto possibile, le situazioni di vita stressanti
  • dormire a sufficienza

Prevenzione

Chiunque può avere disturbi digestivi dovuti a preoccupazione o ansia, ma in caso di sindrome dell’intestino irritabile i problemi legati allo stress, come dolore addominale e diarrea, tendono a verificarsi con maggiore frequenza e intensità. Trovare modi per affrontare lo stress può essere utile per prevenire o alleviare i sintomi:

Counseling. Lo psicologo o lo psichiatra possono aiutarvi a imparare a ridurre lo stress, valutando come rispondete agli eventi e poi lavorare con voi per modificare la vostra risposta.

Biofeedback. Questa tecnica di riduzione dello stress ti aiuta a ridurre la tensione muscolare e rallentare la frequenza cardiaca con l’aiuto delle valutazioni di una macchina. Poi ti viene insegnato come produrre questi cambiamenti da sola. L’obiettivo è quello di aiutare ad entrare in uno stato di rilassamento in modo da poter affrontare più facilmente lo stress.

Esercizi di rilassamento progressivo. Questi aiutano a rilassare i muscoli del corpo, uno per uno. Inizia contraendo i muscoli nei piedi, poi ti concentri lasciando che lentamente tutte le tensioni si sciolgano, poi stringi e rilassa i polpacci. Continua così fino a quando tutti i muscoli del corpo, compresi quelli della faccia e cuoio capelluto, sono rilassati.

Respirazione profonda. La maggior parte degli adulti respirano dal petto, ma si diventa più calmi quando si respira dal diaframma, il muscolo che separa il torace dall’addome: quando inali, lascia che la tua pancia si espanda; quando espiri, la pancia si contrae naturalmente. La respirazione profonda può anche aiutare a rilassare i muscoli addominali, portando a una più normale attività intestinale.

Ricorda che:

• La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è un disordine funzionale gastrointestinale (GI), cioè i sintomi sono causati da cambiamenti nel modo in cui il tratto gastrointestinale lavora. Le persone con un disturbo gastrointestinale funzionale hanno sintomi frequenti; tuttavia, il tratto GI non viene danneggiato.

• L’IBS è un gruppo di sintomi che si verificano insieme, non una malattia.

• Studi stimano che l’IBS colpisca il 3-20% della popolazione adulta, con la maggior parte degli studi che vanno dal 10 al 15 %. Tuttavia, solo nel 5-7% della popolazione adulta è stata diagnosticata l’IBS.

• I sintomi più comuni nella sindrome dell’intestino irritabile sono dolore o disagio addominale, spesso crampiforme, insieme a cambiamenti nelle abitudini intestinali.

• Altri sintomi di IBS possono includere: diarrea, costipazione, sensazione di evacuazione incompleta, passaggio di muco, gonfiore addominale.

• Le cause di IBS non sono ben comprese. I ricercatori ritengono che una combinazione di problemi fisici e mentali possano portare all’IBS.

• Per la diagnosi di IBS, il medico fa la visita e raccoglie una storia medica completa. La storia clinica comprende domande sui sintomi, storia familiare di disturbi gastrointestinali, infezioni recenti, farmaci e eventi stressanti legati alla comparsa dei sintomi.

• Sebbene l’IBS non abbia una cura specifica, tuttavia i sintomi possono essere trattati con una combinazione di: cambiamenti nell’alimentazione e dieta, farmaci, probiotici, terapie per i problemi di salute mentale.

Intestino irritabile – IBS
Intestino irritabile – IBS: cause
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Intestino irritabile – IBS: diagnosi
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  • Come faccio a capire l'origine e la natura del dolore?

    • Caratteristiche del dolore cronico

      Caratteristiche del DPC sono legate al sito di origine, alla sovraregolazione del segnale nervoso, alla disfunzione miofasciale, all’irritazione dei nervi, all’azione del cervello.

    • Come si fa la diagnosi di dolore pelvico cronico?

      La descrizione dettagliata e precisa del dolore e la visita medica permettono al medico di determinare i test e le procedure di laboratorio necessari per trovare le cause del dolore.

  • La valutazione accurata dei sintomi è essenziale per la diagnosi

Quando consultare il medico: 
in caso di dolore cronico, può essere difficile sapere quando si deve andare dal medico. In generale, bisogna fissare un appuntamento con il medico se il dolore pelvico sconvolge la vita di ogni giorno, o se i sintomi sembrano peggiorare.