dolore_fig2_382x254Ancora non si conoscono esattamente le cause della sindrome dell’intestino irritabile. Le pareti intestinali sono formate da strati muscolari che si contraggono e si rilassano ritmicamente in modo  coordinato per trasportare il cibo attraverso il tratto intestinale.

Nella sindrome del colon irritabile, le contrazioni possono essere più forti e più lunghe del normale, trasportando il cibo più velocemente attraverso l’intestino e causando produzione di gas, gonfiore e diarrea. In alcuni casi, si verifica il contrario. Il passaggio del cibo rallenta e le feci diventano dure e secche. Alcune anomalie del sistema nervoso o del colon possono svolgere un ruolo, causando un disagio superiore al normale quando la parete intestinale viene distesa dal gas.

Vi è un certo numero di altri fattori che possono giocare un ruolo nell’IBS. Per esempio livelli anomali di serotonina. La serotonina è un messaggero chimico normalmente associato con le funzioni cerebrali, ma che gioca un ruolo anche nella funzione digestiva normale. E’ anche possibile che con l’IBS non vi sia il giusto equilibrio di batteri saprofiti nell’intestino. Per ragioni ancora non chiare, chi ha l’IBS probabilmente reagisce in modo esagerato a stimoli che per gli altri sono normali.

 

Cibo. In molte persone i sintomi peggiorano quando mangiano alcuni cibi: cioccolato, latte e alcool potrebbero causare costipazione o diarrea. Bevande gassate e alcuni tipi di frutta e verdura possono causare gonfiore e disagio. Il ruolo di allergie o intolleranze alimentari nella sindrome dell’intestino irritabile deve ancora essere chiaramente compreso. Se si verificano crampi e gonfiore soprattutto dopo aver mangiato latticini, alimenti con caffeina, gomme da masticare o caramelle senza zucchero, il problema può non essere la sindrome del colon irritabile. Potrebbe invece trattarsi di intolleranza allo zucchero (lattosio) dei prodotti lattiero-caseari, alla caffeina o al dolcificante artificiale sorbitolo.

 

Stress. Per la maggior parte delle persone affette da IBS i sintomi sono peggiori o più frequenti durante eventi stressanti, ma lo stress può aggravare i sintomi, non provocarli.

 

Ormoni. Poichè le donne hanno maggiori probabilità di avere l’IBS, i ricercatori ritengono che i cambiamenti ormonali giochino un ruolo in questa condizione. Molte donne riferiscono che i sintomi peggiorano durante o vicino al ciclo mestruale.

Problemi neuro-digestivi. I segnali nervosi tra cervello e intestino tenue e crasso controllano come lavora l’intestino. Problemi di neuro-trasmissione dei segnali possono causare i sintomi dell’IBS, come i cambiamenti nelle abitudini intestinali e il dolore o fastidio.

Problemi motori gastrointestinali. Nel colon di una persona con IBS può mancare una normale motilità. La motilità lenta può portare a stipsi e la motilità veloce può portare a diarrea. Spasmi o contrazioni muscolari improvvise e forti che vanno e vengono possono causare dolori addominali. Alcune persone con IBS manifestano anche iperreattività, un drammatico aumento delle contrazioni intestinali in risposta allo stress o al cibo.

Ipersensibilità. Le persone con IBS hanno una soglia del dolore più bassa verso la distensione intestinale dovuta a gas o feci rispetto alle persone che non hanno IBS: in pratica in queste pazienti il cervello può elaborare segnali di dolore dalle viscere in modo diverso.

Disturbi mentali. Nelle persone affette da IBS sono comuni disturbi mentali o problemi psicologici come disturbi da panico, ansia, depressione e disturbi da stress post-traumatico. Il legame tra questi disturbi e lo sviluppo di IBS non è chiaro. Disturbi gastrointestinali, tra cui l’IBS, si ritrovano spesso in persone che hanno riferito in passato abusi fisici o sessuali. I ricercatori ritengono che le persone che hanno subito abusi tendono ad esprimere lo stress psicologico attraverso sintomi fisici.

Gastroenterite batterica. Alcune persone che hanno la gastroenterite batterica sviluppano l’IBS. I ricercatori non sanno perché la gastroenterite porti ad IBS in alcune persone e non in altre, anche se fattori predisponenti possono essere anomalie del rivestimento del tratto gastrointestinale e problemi psicologici.

 

Sindrome da sovra-crescita batterica intestinale (Small Intestinal Bacterial Overgrowth – SIBO)

 

Alcuni batteri vivono normalmente nell’intestino tenue. La sovra-crescita batterica nel piccolo intestino (SIBO) è un aumento nel numero o un cambiamento nel tipo di batteri dell’intestino tenue. Questi batteri possono produrre gas supplementare e possono anche causare diarrea e perdita di peso. Alcuni ricercatori ritengono che la sovra-crescita batterica intestinale può portare a IBS e alcuni studi hanno dimostrato che gli antibiotici sono efficaci nel trattamento dell’IBS. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per dimostrare un legame tra SIBO e IBS.

Chimica del corpo. Le pazienti con IBS hanno livelli alterati di neurotrasmettitori e di ormoni gastrointestinali, anche se il ruolo di queste sostanze nello sviluppo dell’IBS non è chiaro. Le donne più giovani con IBS spesso hanno più sintomi durante i loro periodi mestruali, mentre le donne in post-menopausa hanno meno sintomi rispetto alle donne ancora mestruate. Questi risultati suggeriscono che gli ormoni riproduttivi possano peggiorare i problemi di IBS.

Genetica. Non è chiaro se l’IBS abbia una causa genetica. Gli studi hanno dimostrato che l’IBS è più comune nelle persone con familiari che hanno una storia di problemi gastrointestinali. Tuttavia, la causa potrebbe essere ambientale o il risultato di un’accresciuta consapevolezza dei sintomi gastrointestinali.

Sensibilità alimentare. Molte persone con IBS riferiscono che i sintomi vengono attivati da cibi ricchi di carboidrati, piccanti o grassi, caffè e alcool. Tuttavia, le persone con sensibilità alimentari in genere non hanno segni clinici di allergia alimentare. I ricercatori hanno ipotizzato che i sintomi possano derivare da un cattivo assorbimento di zuccheri e acidi biliari, che contribuiscono ad abbattere i grassi e a sbarazzarsi dei rifiuti nel corpo.

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    • Come si fa la diagnosi di dolore pelvico cronico?

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Quando consultare il medico: 
in caso di dolore cronico, può essere difficile sapere quando si deve andare dal medico. In generale, bisogna fissare un appuntamento con il medico se il dolore pelvico sconvolge la vita di ogni giorno, o se i sintomi sembrano peggiorare.