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Le pratiche sessuali non sicure, come il sesso non protetto con uno o più partner, possono aumentare il rischio d’infezione a trasmissione sessuale ed anche il rischio di malattia infiammatoria pelvica.

Alcune forme di contraccezione possono influenzare il rischio di sviluppare la malattia infiammatoria pelvica: l’uso di dispositivi intra-uterini (spirale/IUD) può aumentare il rischio di PID, mentre un metodo di barriera, come il preservativo, lo riduce.

L’uso della pillola anticoncezionale da sola non offre alcuna protezione contro le malattie sessualmente trasmissibili, ma la pillola può offrire una certa protezione contro lo sviluppo di PID stimolando la produzione di muco cervicale più spesso e rendendo così più difficile per i batteri raggiungere il tratto superiore dell’apparato genitale.

I batteri possono anche raggiungere l’apparato riproduttivo direttamente in seguito a procedure diagnostiche o terapeutiche invasive, come inserimento di IUD, isteroscopia, parto, aborto spontaneo, aborto o biopsia endometriale.

Fattori di rischio

Un certo numero di fattori possono aumentare il rischio di PID, tra cui:

  • donna sessualmente attiva di età inferiore ai 25 anni
  • più partner sessuali
  • relazione sessuale con una persona che ha più di un partner sessuale
  • rapporti sessuali non protetti con profilattico
  • IUD inserito di recente
  • lavande vaginali regolari e frequenti: altera l’equilibrio batterico vaginale e può mascherare i sintomi che altrimenti potrebbero spingere a cercare un trattamento precoce
  • storia di malattia infiammatoria pelvica o di qualsiasi infezione a trasmissione sessuale

Malattia infiammatoria pelvica (PID)
Malattia infiammatoria pelvica (PID): cause
Malattia infiammatoria pelvica (PID): sintomi
Malattia infiammatoria pelvica (PID): diagnosi
Malattia infiammatoria pelvica (PID): terapia

  • Come faccio a capire l'origine e la natura del dolore?

    • Caratteristiche del dolore cronico

      Caratteristiche del DPC sono legate al sito di origine, alla sovraregolazione del segnale nervoso, alla disfunzione miofasciale, all’irritazione dei nervi, all’azione del cervello.

    • Come si fa la diagnosi di dolore pelvico cronico?

      La descrizione dettagliata e precisa del dolore e la visita medica permettono al medico di determinare i test e le procedure di laboratorio necessari per trovare le cause del dolore.

  • La valutazione accurata dei sintomi è essenziale per la diagnosi

    • Diverticolite

      La diverticolite è una condizione infiammatoria del colon che è più frequente con l’aumentare dell’età e può condurre alla formazione di ascessi all’interno dei recessi diverticolari.

    • Qual è la differenza tra dolore “acuto” e “cronico”?

      Il dolore acuto è quello che si manifesta quando il corpo è ferito, come nel caso di traumi o di infezioni, come nell’appendicite. Vi è una causa evidente per il dolore.

Quando consultare il medico: 
in caso di dolore cronico, può essere difficile sapere quando si deve andare dal medico. In generale, bisogna fissare un appuntamento con il medico se il dolore pelvico sconvolge la vita di ogni giorno, o se i sintomi sembrano peggiorare.